Fascicolo 61734

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Gli amici degli amici hanno saputo
ANNO
1973
Tipo di revisione: Revisione
Data della domanda: 10/01/1973
Data dell'esito: 16/01/1973
Esito: Condizionato
Divieto ai minori di anni 18

Motivazione:
[...] la IV Sezione della Commissione di revisione cinematografica, esaminato il film [...] sentiti i rappresentanti della produzione e ritenuto che, per le scene di violenza, di nudi femminili, audaci, di erotismo e di corruzione, in una vicenda che si ispira chiaramente ad un rapporto incestuoso fra i due giovani protagonisti e che si conclude con il suicidio degli stessi, il film non appare adatto alla particolare sensibilità dei minori degli anni 18, a maggioranza esprime parere favorevole alla concessione del nullaosta di proiezione in pubblico col divieto per i minori di 18 anni.

Tipo di revisione: Appello
Data della domanda: 30/01/1973
Data dell'esito: 08/05/1973
Esito: Condizionato
Divieto ai minori di anni 18

Motivazione:
La Commissione, revisionato il film e sentiti il produttore e il regista, che presentano una proposta di alleggerimento perché il film ottenga il divieto per i minori degli anni 14, constata che la tematica del film è imperniata sulla relazione incestuosa tra i due protagonisti, i quali vengono travolti dalla loro passione sino ad arrivare al suicidio. Detta tematica, drammatica e altamente conturbante, non consente in modo assoluto che il divieto imposto in I grado sia eliminato, a prescindere da eventuali tagli che sarebbero sempre irrilevanti di fronte alla tematica di cui innanzi e che ha carattere prevalente e preclusivo. A maggioranza, la Commissione conferma pertanto il parere della Commissione di I grado, di divieto per i minori degli anni 18.
REGISTA
Marcolin, Fulvio

PAROLE CHIAVE CENSURA

corruzioneerotismoincestonuditànudità femminilesparatoriasuicidioviolenza

PAROLE CHIAVE TRAMA

emigrazione ed emigratifabbriche e operaifamigliafurti e rapinegiustizia, processi e istituzioni giudiziariegravidanzamafia e criminalità organizzatamilitariomicidiopolizia e altre forze dell’ordineSiciliasorellesuicidioTorino