| Il carabiniere a cavallo | |
| ANNO 1961 |
Tipo di revisione: Revisione Data della domanda: 18/03/1961 Data dell'esito: 30/03/1961 Esito: Respinto Motivazione: [Verbale mancante] Tipo di revisione: Appello Data della domanda: 14/04/1961 Data dell'esito: 15/06/1961 Esito: Condizionato Modifiche richieste: sì Motivazione: La Commissione di Revisione cinematografica di II° grado [...] revisionato il film "Il carabiniere a cavallo" esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico a maggioranza a condizione che: - sia eliminata la scena della confessione;- sia abbreviata la scena che si svolge nell'interno della casa di campagna assediata ed in particolare siano modificate le seguenti battute: Rita: "No Lazzaro, no, così non voglio, io, no, no, lasciami, Lazzaro lasciami" Lazzaro: "Tu m'hai detto che nun so bono a gnente eh! e mo te lo faccio vedè io" Rita: "Lazzaro! Ti prego! ah così roviniamo tutto, non lo capisci?" Lazzaro: "Ci ho pensato! E' l'unica maniera Ritarè!". Siano inoltre modificate le battute: Letizia: "Non ha combinato niente lui e non vuole far combinare niente agli altri"...........: "Buongiorno Signora!" Letizia: "Prego, Signorina, e lei lo dovrebbe sapere!" Maniscalco: "Io ai cavalli gli guardo il culo e non la faccia". [...] Il rappresentante del Ministero dell'Interno, Dottor Vincenzo Agnesina, Vice Capo della Polizia, rileva che il lavoro, nel suo complesso, permane lesivo del prestigio di una Istituzione dello Stato e fa presente quanto segue: 1) - la lieve modifica del titolo originario "Il carabiniere" accentua e non sminuisce la ridicolarizzazione del personaggio principale, militare dell'Arma Benemerita, in quanto i carabinieri dei reparti a cavallo fanno parte di una "specialità", i cui componenti sono sottoposti a selezione ed addestramento ancor più rigorosi; 2) - l'eliminazione della scena della confessione e le modifiche di altre due scene, che si propongono in questa sede, non valgono ad impedire che le figure e le azioni dei protagonisti - l'uno, carabiniere scelto, in servizio attivo, e l'altro, sottufficiale dell'Arma, collocato in pensione a seguito di furto di oggetti di casermaggio - si riflettano, nel loro complesso negativamente, sul prestigio e sulla dignità dell'Arma dei Carabinieri. A tale conclusione, il rappresentante del Ministero dell'Interno dichiara di pervenire, nonostante talune sequenze finali nelle quali i due suddetti farseschi personaggi si prodigano in riusciti interventi di polizia. Lo stesso rappresentante del suddetto Dicastero è, pertanto, d'avviso che il parere contrario alla proiezione in pubblico del film, espresso a maggioranza dalla Commissione di 1ª istanza, nella seduta del 30 marzo 1961, debba essere confermato. |
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REGISTA Lizzani, Carlo |
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PAROLE CHIAVE CENSURA | furti e rapinepolizia e altre forze dell’ordineprestigio nazionalereligione e sentimento religiosoturpiloquioviolenza sessuale |
PAROLE CHIAVE TRAMA | animalifurti e rapinematrimonionomadipolizia e altre forze dell’ordine |