| Sua Eccellenza si fermò a mangiare | |
| ANNO 1961 |
Tipo di revisione: Revisione Data della domanda: 13/03/1961 Data dell'esito: 17/03/1961 Esito: Condizionato Modifiche richieste: sì Divieto ai minori di anni 16 Trasgressioni al dettato della censura: 1 Motivazione: Revisionato il film [...] si esprime parere favorevole alla programmazione in pubblico a condizione che sia vietato ai minori e siano eliminate: 1) la battuta dell'agente di P.S. che, all'affermazione del lestofante Gennarino, che in Italia non ci sono più ladri, risponde: "Ha ragione... mi scusasse, scusasse tanto!" (I rullo); 2) la battuta del Commissario di P.S. che, su invito di Totò ad arrestare il presente Ministro ladro, esclama: “Ho famiglia” (X rullo); 3) La battuta di Totò: "Se è ministro per forza" (X rullo). Tali battute, a parere della Commissione, debbono ritenersi offensive del decoro e del prestigio dei funzionari ed agenti della Forza Pubblica [...] e di autorità pubbliche. 4) sia ridotta la scena della ragazza coi seni eccessivamente scoperti, visitata da Totò, finto medico (ridotta m. 4). Il Rappresentante del Ministero dell'Interno, in base a disposizione su citata, esprime l'avviso, peraltro non condiviso dagli altri due componenti della Commissione, che debbono, inoltre, essere eliminate: 1) la battuta di Gennarino: "...finiti i ladri... In Italia i ladri non ci sono più brigadiè'" (I rullo); 2) la scena dei due carabinieri che, in alta uniforme, salutano militarmente al passaggio del Ministero in macchina (VIII rullo); 3) la battuta di Totò, rivolta al Commissario: "Un ministro ha sempre qualche cosettina sulla coscienza” (XI rullo). |
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REGISTA Mattoli, Mario |
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PAROLE CHIAVE CENSURA | corpo femminileparlamentari, ministri e altre figure politichepolizia e altre forze dell’ordineprestigio nazionale |
PAROLE CHIAVE TRAMA | adulteriofascismofurti e rapinegelosiaMussolini Benitoricatti |