| Se permettete parliamo di donne | |
| ANNO 1964 |
Tipo di revisione: Revisione Data della domanda: 16/03/1964 Data dell'esito: 18/03/1964 Esito: Respinto Motivazione: la I^ Sezione della Commissione di revisione cinematografica, visionato [...] il film "Parliamo di donne", e la relativa presentazione (la quale presentazione contiene sequenze a carattere offensivo del buon costume sessuale non riprodotte nel film medesimo), a maggioranza esprime parere contrario per la concessione del nulla osta di proiezione in pubblico del suddetto film e della presentazione, perchè in detta produzione cinematografica sono rappresentate scene e sequenze altamente offensive del buon costume sessuale e, inoltre, secondo la interpretazione costante della Commissione esaminatrice, scene e sequenze offensive del buon costume morale, "costituzionalmente" inteso a salvaguardia dei valori morali e spirituali del pubblico. Tipo di revisione: Appello Data della domanda: 18/03/1964 Data dell'esito: 23/03/1964 Esito: Respinto Motivazione: Il giorno 21 marzo 1964 si è riunita la commissione di appello formata dalla riunione delle sezioni 2^ e 5^ [...] La commissione di appello visionato il film delibera a maggioranza di confermare il giudizio della sezione di primo grado che ha espresso parere contrario alla proiezione in pubblico del film stesso. Di vero, già i disegni di donne nude, tutte in pose palesemente lascive, che ne costituiscono la presentazione, rivelano il sottofondo del film, l'intento cioè di compiacere e di solleticare il senso e gli istinti erotici degli spettatori, ma deve, ai fini del decidere, essere sottolineato che il film medesimo - pur nell'asserito carattere grottesco da cui sarebbe dettato e permeato - contiene, sostanzialmente, nella sua intelaiatura e nello svolgimento di ogni singola vicenda, una carica esasperante di immoralità, che culmina - a tacere d'altro, nell'episodio nettamente contrario al buon costume (inteso anche nel senso restrittivo penalistico perché punito dalla cosiddetta legge Merlin) del marito che sa e si compiace del mestiere di prostituta esercitato dalla moglie, giungendo a tale punto di aberrazione di restituire al vecchio compagno di scuola, che trova nella propria abitazione dopo che aveva goduto i favori della donna il prezzo dell'amplesso sessuale; nonché della vicenda dei due amanti peregrinanti su di un'automobile in cerca di un posto adatto per sfogare la loro libidine, dove le sequenze dello sbottonamento della camicetta, l'introduzione della mano fra i seni e i palpeggiamenti dell'uomo sulla donna, nonché alcune pose provocanti di questa, configurano e concretizzano veri e propri reati contro il buon costume sessuale. Ne va taciuto che alcune battute di colloqui sono scurrili, volgari e lesive della decenza, mentre relativamente al secondo episodio innanzi citato, non può farsi a meno di mettere in risalto che il gesto con il pugno chiuso ed il braccio eretto e dondolante, eseguito dall'uomo nel momento in cui l'automezzo sfreccia dinnanzi ai militi della strada, è nettamente osceno (articolo 527 del codice penale) o, quanto meno, contrario alla pubblica decenza (articolo 726 stesso codice). Pertanto, in conformità del predetto parere, è negato il nulla osta di rappresentazione in pubblico del film "Parliamo di donne". |
|
REGISTA Scola, Ettore |
|
PAROLE CHIAVE CENSURA | atto sessualebuon costumecorpo femminiledecenzaerotismoimmoralitàmoralenudità femminileoscenoprostituzionesessualitàturpiloquio |
PAROLE CHIAVE TRAMA | |