| La morte saison das amours (La morta stagione dell'amore) | |
| ANNO 1961 |
Tipo di revisione: Revisione della versione doppiata Data della domanda: 07/03/1961 Data dell'esito: 05/05/1961 Esito: Respinto Modifiche richieste: sì Divieto ai minori di anni 16 Motivazione: Revisionato il film, si esprime a maggioranza parere favorevole alla programmazione in pubblico, col divieto ai minori e a condizione che: 1) sia eliminata la battuta di Annamaria, rivolta a Jacques: L'amore, quello si fa in un letto" (rullo VI) - 2) sia eliminata la scena fra Francoise e Silvain, nella stanza d'albergo, dal momento in cui Silvain pronuncia la battuta: "E' strano...". Il divieto per i minori è motivato dalla scabrosità generale del racconto, controindicato alla particolare sensibilità dei ragazzi e alle specifiche esigenze della loro tutela morale. L'eliminazione della battuta e della scena, di cui sopra, è determinata dal loro carattere offensivo del pudore e del buon costume. Il rappresentante del Ministero dell'Interno esprime, invece, il parere che il film debba essere vietato per tutti, risultando, nel suo complesso, offensivo della morale e del buon costume ai sensi delle disposizioni citate. Riesaminato il film, si è pervenuti alla conclusione che esso risulta impostato su una serie di fatti nettamente contrastanti con il comma A dell'art. 3 Reg. annesso al R.D. 24 settembre 1923, n. 3287 che recita esattamente: "Il nulla osta per le pellicole da rappresentarsi in pubblico non può essere rilasciato quando si tratti della riproduzione: di scene, fatti e soggetti offensivi del pudore, della morale, del buon costume e della pubblica decenza". La morale familiare ne esce profondaente anzi radicalmente sovvertita dal costante atteggiamento dei personaggi del film, i quali, più che immorali, potrebbero defiirsi come amorali. La promiscuità carnale fra le copppie dei coniugi, le continue evasioni dei due protagonisti con uno stuolo di femmine (prostitute, cameriere, segretarie) nemmeno ispirate ad alcuna autentica passione, senza ombra di risipiscenza, dobbono essere classificate come vizio autentico ed intentivo al vizio. La stessa conclusione finale non lascia adito ad alcune speranza di redenzione morale, tanto più che la giovane moglie dello scrittore vi appare disposta a ripartire equamente affetti e favori tra il marito legittimo e l'amante, con il quale, fino ad un momento prima, era disposta a fuggire. Ciò premesso, non ravvisa la possibilità di condizionare il visto di programmazione al taglio di qualche scena o battuta. |
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REGISTA Kast, Pierre |
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PAROLE CHIAVE CENSURA | |
PAROLE CHIAVE TRAMA | |