Fascicolo 47673

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Nattlek (Giochi di notte)
ANNO
1966
Tipo di revisione: Revisione della versione doppiata
Data della domanda: 07/09/1966
Data dell'esito: 15/09/1966
Esito: Respinto
Modifiche richieste: sì

Motivazione:
Il giorno 12/09/1966, la I^ sezione estiva della Commissione di revisione cinematografica ha visionato il film (…). La Commissione a maggioranza, ritiene che il film possa essere ammesso alla proiezione purché vengano eliminate integralmente alcune sequenze particolarmente in contrasto con le nozioni di buon costume nella comune accezione della società italiana.
Il Prof. Rocco Sesso chiede che sia presa nota che egli è comunque per il diniego del nulla osta in quanto il film si impernia su rapporti sessuali tra madre e figlio a contenuto pornografico fini a se stessi e non per una individuazione di situazioni psicologiche.
In definitiva la Commissione ritiene che il film possa essere ammesso alla proiezione in pubblico con il divieto di visione per i minori degli anni diciotto, in quanto tutto il clima nel quale si svolge è controindicato alla particolare sensibilità dell’età evolutiva dei suddetti, a condizione che vengano eliminate integralmente le seguenti scene:
1. nel IV rullo: eliminare tutte le inquadrature dal momento in cui il ragazzo Jan si introduce sotto la seconda veste della madre al momento nel quale costei esclama: “non perdere tempo ad andare al sodo”, eliminando pure tutto il relativo dialogo;
2. dal VI rullo: eliminare tutta la scena quando la madre dice alla bambinaia che asciuga Jan “lascia, finisco io” fino alla fine del rullo e cioè compresa la scena quando il ragazzo nudo piange;
3. dall’VIII e IX rullo: eliminare tutte le sequenze da quando nella camera di Jan entra Lotten fino a tutto il rullo VIII nonché l’inizio del rullo IX compresa la reazione della zia che infrange i sopramobili;
4. dal IX rullo inoltre, (alla fine) tagliare le inquadrature di Marianna col seno nudo;
5. attenuare infine, nello stesso IX rullo tutta la scena della orgia mentre i due sposi sono a letto.
Viene quindi introdotto il sig. Attilio Fattori, al quale la Commissione di revisione comunica quali sono i tagli da effettuare. Egli fornisce chiarimenti e spiegazioni sulle sequenze dichiarandosi d’accordo su tutti i tagli suggeriti, ad esclusione di quelli di cui al n. 3) per considerazioni tecniche. Dopo di che la Commissione, fermo restando quanto sopra indicato ai numeri 1) – 2) – 4) – 5) delibera, a maggioranza, in ordine al numero 3) che il taglio vada limitato dalla battuta di Lotten “lo so quello che vuoi” compreso (rullo VIII) fino alla battuta di Albin: “sono abbastanza per due adesso” compreso (rullo IX). La Commissione incarica la Segretaria di portare a conoscenza del Sig. Fattori quanto sopra e si riserva di deliberare definitivamente dopo che egli si sarà uniformato a quanto sopra, specificando per quanto di riferisce al capo 3) di cui sopra, che l’attenuazione deve consistere nella eliminazione delle inquadrature oscene. Il Sig. Fattori, volendo, dovrà eseguire quanto sopra entro le ore 12 del giorno quattordici corrente mese, dopodiché la Commissione adotterà le deliberazioni del caso. Verbale n.5 bis
Il giorno 14/09/1966 alle ore 22.15 si è riunita la I sezione estiva della Commissione di revisione cinematografica; la Commissione ha proceduto al controllo delle sequenze per le quali dovevano essere effettuati i tagli di cui al verbale del 12/09/1966 ed, altresì, al controllo delle sequenze eliminate.
La Commissione rileva che i tagli e le attenuazioni richieste nel predetto verbale e riferiti sotto i numeri 2) – 4) e 5) sono stati regolarmente eseguiti; che invece i tagli indicati ai numeri 1) e 3) non sono stati completamente eseguiti. Invero per quanto attiene al 1) si nota che è restata ancora l’inquadratura di Jan giovanotto che si introduce sotto la seconda veste della madre; per quanto riguarda il 3) sono restate alcune battute e relativo visivo dopo quella di Lotten: “Vattene via, panzone” dalla quale ultima doveva essere eliminata tutto il seguito della scena fino all’entrata della Zia Astrid nella stanza.
La Commissione ritenuto in fatto quanto sopra, esprime, a maggioranza, parere contrario al rilascio del nulla osta per la proiezione del film in pubblico.


Tipo di revisione: Appello
Data della domanda: 22/09/1966
Data dell'esito: 27/09/1966
Esito: Condizionato
Modifiche richieste: sì
Divieto ai minori di anni 18

Motivazione:
Il giorno 24/09/1966 (…) si è riunita la Commissione di Appello di Revisione Cinematografica (…) formata dalla riunione delle sezioni feriali II^ e III^ per revisionare il film (…). Proceduto alla visione integrale del film, la Commissione si pone anzitutto il quesito dei limiti del proprio potere, e mentre i componenti Ing. Chiarissi, Prof. Carbone, Neri e Nencini esprimono l’avviso che la Commissione debba giudicare il film in modo autonomo, prescindendo del tutto dalla pronuncia di primo grado, indipendentemente dal risultato cui tale esame potrà condurre, la Commissione, a maggioranza, ritiene di dover contenere la propria indagine nei limiti della pronuncia impugnata e della proposta impugnazione.
Invero, per quanto la decisione appellata sia di diniego del nulla osta di proiezione in pubblico, l’effettiva portata della pronuncia va, in conformità ai principi generali, stabilita in relazione alla motivazione che la sorregge, tanto più che nel caso l’emissione del parere è preceduta da un esplicito richiamo alle considerazioni precedenti (“ritenuto in fatto quanto sopra”). Ora dal verbale 12 settembre risulta chiaramente che la Commissione aveva ritenuto che il film potesse essere ammesso alla proiezione in pubblico a condizione che vi venissero apportate alcune modifiche, specificatamente indicate e aveva aggiunto anche che pur dopo tali modifiche la visione del film doveva essere interdetta ai minori degli anni diciotto; dal successivo verbale del 14 settembre emerge che l’emissione del parere negativo è stata determinata esclusivamente dalla mancata osservanza di tutte le prescrizioni impartite circa le modifiche. D’altra parte l’appellante lungi dall’affermare che il film nell’edizione originale sia proiettabile in pubblico, si limita a sostenere di avere pienamente adempiuto alle condizioni postegli e censura sotto questo esclusivo riflesso la pronuncia della Commissione, così che, mentre non v’è dubbio che l’appellante intenda mantenere ferme le modifiche già apportate e dalla Commissione di Ià grado ritenute conformi ai propri intendimenti, il compito di questa Commissione di appello rimane necessariamente circoscritto all’esame di quelle modifiche in ordine alle quali vi è stata divergenza tra l’istante e la Commissione di I° grado, esclusa ogni altra indagine.
Esaminati pertanto i rulli 4, 8 e 9 relativamente alle sequenze e battute menzionate nei punti 1) e 3) del verbale 12 settembre ed esaminati in particolare modo i rulli 4 e 8 nella nuova edizione depositata dall’appellante, la Commissione di appello, a maggioranza, ritiene che siano state eliminate effettivamente le scene e le battute nelle quali si sarebbe potuta ravvisare offesa al buon costume;
in particolare, vista la lettera della Ditta interessata con la quale si porta a conoscenza che alla copia del film sono state apportate le seguenti modifiche:
1. rullo 4: eliminate tutte le inquadrature dal momento in cui il ragazzo Jann si introduce sotto la seconda veste della madre fino al momento nel quale costei esclama: “Non perde tempo ad andare al sodo”, eliminando pure tutto il relativo dialogo contenuto nella scena tagliata.
2. rullo 6: eliminata tutta la scena da quando la madre dice alla bambinaia che asciuga Jann: “Lascia, finisco io”, ed esce dalla stanza, fino alla fine del rullo e cioè compresa la scena quando il ragazzo nudo piange;
3. rulli 8 e 9: eliminata la scena da quando Albin sale sul letto fino alla battuta di Albin: “Sono abbastanza per due per adesso (compreso), per riprendere la scena quando la zia Astin entra nella stanza aprendo la porta;
4. rullo 8: tagliate le inquadrature della scena dove Marianna a letto appare con il capezzolo nudo;
5. attenuata a rullo 9 la scena dell’orgia mentre i due sposi sono a letto.
Considerato i tagli suddetti sono stati effettuati;
La Commissione esprime il parere che il film con le modifiche suddette possa essere proiettato in pubblico con il divieto, peraltro, di visione ai minori degli anni 18 per le considerazioni già addotte dalla Commissione di I° grado, in quanto tutta la vicenda, e la sua impostazione e nel suo svolgimento, appare idonea a turbare la particolare sensibilità dell’età evolutiva e pregiudizievole per la tutela morale dei minori suddetti.
REGISTA
Zetterling, Mai

PAROLE CHIAVE CENSURA

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PAROLE CHIAVE TRAMA

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