| The Legend of Lyalah Clare (Quando muore una stella) | |
| ANNO 1968 |
Tipo di revisione: Revisione della versione doppiata Data della domanda: 25/10/1968 Data dell'esito: 06/11/1968 Esito: Condizionato Divieto ai minori di anni 18 Motivazione: La V Sezione della Commissione di revisione cinematografica, revisionato il film [...] ritiene di dover vietare la visione del film stesso ai minori degli anni diciotto; in considerazione delle scene erotiche in esso contenute, della rappresentazione di passioni patologiche- tutti i personaggi femminili, ad eccezione della protagonista sono delle lesbiche-e dell'atmosfera contorta e malata in cui tutta l'opera è ambientata. Il film, nel suo complesso, non è certo conforme ai canoni del buon costume e non è quindi indicato per i minori degli anni 18 i quali potrebbero essere tratti a ritenere che appartenga alla normalità della vita quel complesso di casi patologici che vengono con tanta vivezza a precisione illustrati nella pellicola visionata. Tipo di revisione: Appello Data della domanda: 26/11/1968 Data dell'esito: 08/02/1969 Esito: Condizionato Modifiche richieste: sì Divieto ai minori di anni 14 Motivazione: La Commissione, revisionato il film e ascoltato il rappresentante della ditta, preso atto che dal film stesso è stata eliminata la scena in cui il protagonista Kim Novak, adagiata su di un letto, viene accarezzata sulle spalle da Rossella Falk e poi baciata, esprime parere favorevole alla proiezione in pubblico con divieto della visione per i minori degli anni quattordici, in quanto pur dopo il taglio suddetto, permangono nel film sia scene di carattere erotico sia l'ambiente morboso in cui la trama narrata si svolge, che rendono il film non adatto alla particolare sensibilità dell'età evolutiva dei predetti minori. |
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REGISTA Aldrich, Robert |
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PAROLE CHIAVE CENSURA | baciobuon costumeerotismomalattia mentalemorbositàomosessualitàomosessualità femminilepromiscuitàviolenza psicologica |
PAROLE CHIAVE TRAMA | attricigiornalisti, stampa ed editoriaincidentiindustria cinematograficamodelli di femminilitàvedovanzaviolenza psicologica |