Fascicolo 52886

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Candy e il suo pazzo mondo
ANNO
1969
Tipo di revisione: Revisione
Data della domanda: 10/12/1968
Data dell'esito: 12/12/1968
Esito: Respinto

Motivazione:
La quarta sezione della Commissione di revisione cinematografica visionato il film, uditi per la prima volta i rappresentanti della ditta (Zagni, Pavani, Milanti) è stata da coloro informata che lo scopo del film è quello di smitizzare gli aspetti sessuali del mondo moderno, per cui il film stesso è stato impostato in chiave scherzosa. Uditi poi per altre due volte i predetti rappresentanti, la Commissione ha suggerito di effettuare sei tagli di scene e sequenze che, a suo avviso, costituiscono offesa al buon costume. Essi però hanno dichiarato di non essere disposti a farli… in conseguenza la Commissione, a maggioranza di voti, esprime parere contrario alla proiezione del film in pubblico. Tale divieto è motivato dal fatto che il film è permeato di numerose scene e sequenze manifestamente contrarie al buon costume particolarmente dalle seguenti: 1) la scena della completa svestizione e dell’amplesso sul bigliardo; 2) sequenza di atti erotici sulla bambola a contenuto feticistico, in sincronismo con la scena precedente; 3) nudità del sedere della ragazza messa in primo piano nella scena dell’aereo; 4) tutta la sequenza erotica in posizione anormale tra la ragazza ed il chirurgo; 5) La scena della ragazza che va’ a letto con lo zio mentre vi giaceva accanto il padre; tutte le posizioni erotiche normali ed anormali della ragazza, sia allo scoperto che sotto il lenzuolo, con Marlo Brando.

Tipo di revisione: Appello
Data dell'esito: 11/01/1969
Esito: Respinto

Motivazione:
Il giorno 20. 12. 1968 si è riunita la Commissione di appello di revisione cinematografica, composta dalle Sezioni V e VI, per riprendere in esame il film “Candy” della Dear, il cui giudizio era stato sospeso (Verbale n. 39 del 13.12.1968), in attesa che venissero apportate alla copia del film le modifiche di cui al verbale della Commissione di primo grado e di secondo grado. Sono presenti per la commissione di appello per la: quinta Sezione: dottor P. Pascalino, professor M. Sinopoli, professor G. Lepore, dottor Vincenzo Buffolo, dottor V. Chiarelli, signor R. Freda. Sesta Sezione: dottor Ziniti, professor W. D’Avanzo, signor F. Vannutelli, signor C. Cianfarani, professor Neri, dottor Ponti. Presiede la commissione di appello il dottor P. Pascalino (…). Funge da segretario il dottor Vincenzo Fralleone. La Commissione ha prima provveduto a visionare e controllare i tagli apportati alla copia del film. Successivamente ha ripreso in esame la visione del film (solamente nella parte visiva), che è stato proiettato nella sua nuova edizione integralmente (escluse naturalmente le parti tagliate). Il film per ragioni tecniche indipendenti dalla volontà della Commissione, è stato proiettato senza colonna sonora, già ascoltata dalla Commissione nella precedente seduta; ciò perché la Commissione stessa ha ritenuto inutile il riascolto del sonoro che è stato unanimemente giudicato immune da qualsiasi censura. A questo punto il Presidente dichiara che la Commissione di appello giudicando in prosieguo, deve essere composta dalle persone che sono intervenute nella precedente seduta e cioè: dottor P. Pascalino, dottor Ziniti, professor M. Sinopoli, professor G. Lepore, dottor Vincenzo Buffolo, dottor V. Chiarelli, signor R. Freda, professor W. D’Avanzo, signor F. Vannutelli, signor C. Cianfarani; dà atto che non è presente il membro professor R. Nencini, ma che la sua assenza non pregiudica la regolare composizione del collegio, dato che si raggiunge ugualmente il numero legale. Il presidente dichiara, infine, che i membri professor Neri, dottor Ponti, non essendo stati presenti nella precedente seduta, non fanno parte del collegio giudicante. I membri professor Neri, dottor Ponti dichiarano, a loro volta, che non essendo stati presenti nella precedente seduta e non avendo ascoltato la colonna sonora, sono nella impossibilità di esprimere un voto consapevole. Il presidente pone, quindi, ai voti la questione se i tagli eseguiti dalla produzione possano ritenersi sufficienti o non; e nella seconda ipotesi, se l’appello debba essere immediatamente rigettato o se il giudizio debba essere nuovamente sospeso, con invito alla produzione ad eseguire ulteriori tagli. Per la sufficienza dei tagli eseguiti vota il membro Cianfarani. Per la sospensione e per il suggerimento di nuovi tagli votano i membri: dottor Vincenzo Buffolo, dottor V. Chiarelli, signor R. Freda e Vannutelli. Per il rigetto dell’appello votano: dottor P. Pascalino, dottor Ziniti, professor M. Sinopoli, professor G. Lepore e D’Avanzo.
Il Presidente dà atto, quindi, del risultato della votazione dalla quale risulta: che cinque componenti - tra cui il presidente - hanno votato per il rigetto dell’appello, uno per la concessione dell’autorizzazione alla proiezione e quattro per il suggerimento di nuovi tagli.

In conseguenza l’appello è rigettato. I motivi del rigetto debbono ravvisarsi nel fatto che la produzione, che pure aveva dichiarato di eseguire il taglio delle scene indicate dalla commissione di primo grado e di quella indicata verbalmente dalla Commissione di appello (scena dell’amplesso con il gobbo sul pianoforte a coda), ha eseguito tali tagli solo parzialmente, lasciando nel film numerose immagini e sequenze manifestamente oscene. Del resto la commissione di appello è avvenuta nella determinazione di rigettare l’impugnazione anche in base ad ulteriori considerazioni emerse a seguito della più corretta interpretazione di scena cardine del film, il cui significato era sfuggito alla Commissione di primo grado e, nella precedente seduta, a questa stessa Commissione di appello. Si tratta dell’amplesso tra Candy e il proprio genitore, il quale appare sullo schermo con il volto coperto da un cerone bianco che lo rende irriconoscibile, Candy, quando il cerone si scioglie, resta esterrefatta nel riconoscere il proprio padre.

Questa scena culminante illumina di luce sinistra tutta la tematica del film, che è una integrale demolizione di convalidati principi morali. Il film rappresenta, infatti, la condanna di ogni inibizione e di ogni freno sessuale, giungendo a giustificare, in omaggio alla formidabile carica sessuale di Candy, perfino l’incesto. Il crollo del tempio indù in cui avviene l’incontro tra Candy e il padre, simboleggia appunto la fine di ogni legge morale e la totale liberazione dell’individuo da quelli che, nel film, vengono rappresentati come formalistici tabù ormai superati dalla morale corrente. Nel che la Commissione di appello ha ritenuto di ravvisare una chiara violazione dei principi del buon costume, quali sono intesi nella vigente legislazione e nell’opinione del cittadino di normale levatura culturale e morale.

Si dà atto infine, che i membri Buffolo, Chiarelli, Freda, Cianfarani e Vannutelli, pur avendo partecipato a tutte le operazioni svoltesi nelle due sedute nonché alla discussione e alle votazioni si sono rifiutati di firmare il presente verbale, in quanto sostengono (contro la decisione della maggioranza) che avrebbe dovuto tenersi presente l’opinione espressa dal membro Nencini in via breve prima e al di fuori della seconda seduta (opinione favorevole alla concessione e autorizzazione a seguito dei tagli eseguiti dalla produzione) e che nella seconda seduta avrebbero dovuto votare anche i membri Neri e Ponti anche se assenti nella prima seduta.
REGISTA
Marquand, Christian

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PAROLE CHIAVE TRAMA

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